mercoledì 29 marzo 2017

VALLI E NEBBIE 2017: PURO PIACERE DI GUIDA


Seriamente, non esiste nulla di meglio del Valli e Nebbie per riscoprire il piacere di guidare. La manifestazione organizzata con successo anche in questa 28° edizione dall’Officina Ferrarese il 25 e 26 marzo 2017, ha toccato la vetta degli oltre 70 equipaggi alla partenza, segno di una ritrovata vitalità della passione per il motorismo storico inteso nella maniera ancora spontanea, divertente e giocosa che c’era in origine, e che oggi vediamo sempre più sparire in appuntamenti diversi da questo.
Nel Valli e Nebbie (gara ASI valida per partecipare alle Finali di campionato) i percorsi scelti dai soci dell’Officina Ferrarese sono sempre fatti apposta per esaltare le qualità dei motori e i buoni riflessi dei piloti. Al piacere di guida si unisce anche la sfida al cronometro a lancette, con un numero di prove che quest’anno si è rivelato maggiore rispetto alle passate edizioni: le sei serie di prove erano molto varie, dalla prima doppietta prove brevi a media velocità alle Vallette di Ostellato (quasi fosse un riscaldamento) alla tripletta del Marina Lido degli Estensi, con una velocità media molto bassa, per arrivare alle due difficili serie di sei e di cinque prove concatenate a Cannevié ed all’Azienda Agricola Lodigiana, alcune delle quali di durata vicina al minuto e con medie di tutto rispetto. Un po’ di suspence che ha reso anche più divertente la competizione e più imprevedibile la classifica, sempre redatta al decimo di secondo. E’ stato anche non necessario far rispettare la regola dei finestrini chiusi: i veri gentleman drivers non usano false accortezze per superare tutti i concorrenti.
Esclusiva e scenografica la partenza: la Piazza del Castello Estense ha ospitato il palco d’onore. Ma il Valli e Nebbie, che ha nel suo DNA la dedizione alla storia del territorio ferrarese e le sue ricchezze culturali era iniziata il venerdì pomeriggio con guidata al Museo di Spina. Nella serata, la sede dell’Officina Ferrarese, premiata nel 2016 (anno del suo trentennale) con la Manovella d’oro, un’accoglienza eccezionale per alcuni club ospitati, con il Veteran Car Club Ligure di Genova ed il G.A.M.S. di Gallarate, festeggiati e premiati con due bellissimi libri, uno che racconta la storia del Club ed uno dedicato al rallista Dal Pozzo.
A partenza avvenuta, sosta davanti al Supermercato Alì, co-sponsor della manifestazione, e poi un lungo itinerario sulla via del grande fiume fino al mare. Prima però la sosta all’Oasi Naturalistico delle Vallette di Ostellato ed alla Manifattura dei Marinati, l’antica fabbrica delle conserve di anguille e acciughe di Comacchio, riattivata e divenuta oggi presidio Slow Food.
Arrivo nel tardo pomeriggio a Ferrara in tempo per i preparativi alla Serata di gala con l’ospitalità consueta nelle sale del Castello Estense mentre le bellissime auto rimanevano esposte nella piazza. Fino al mattino, quando prima della partenza c’erano ancora tante occasioni per i partecipanti al concorso fotografico di scattare le ultime foto. Fra le più fotografate, la Riley Brookland del 1930 di Ferrario/Venuto, la Bentley Speed Model del 1926 di Piantelli/Montaldi e la Bugatti 35 A sempre del ’26 di Venturelli/Venturelli, ma anche Fiat 1500 6C del 1938 di Piccolo/Pianigiani, la Lancia Aprilia Cabriolet Farina di Marescotti(Marescotti, la Singer Le Mans del 1934 di Torti/Cappellini e la rarissima Bristol 403 del 1953 di Pasini/Migliorini.

Nella seconda giornata invece la scoperta delle ricchezze agricole del ferrarese, dopo le prove cronometrate nella storica Piazza Ariostea. Un itinerario che prevedeva l’attraversamento ella Tenuta Cuniola ed i passaggi attraverso le ricche e storiche fortificazioni di Cento. Ma a ricordare che il territorio ferrarese è anche spinto verso il futuro la visita all’Azienda Bonaveri Italian Mannequins, produttrice di Manichini che ha una valenza internazionale d’eccezione.
Infine l’arrivo a Ferrara e il pranzo e le premiazioni al Teatro Carlo Abbado. Nella sala del ridotto dove si sono radunati per l’ultima vola i partecipanti numerosi i premi ed i trofei (così come numerosi erano stati gli omaggi raccolti lungo il percorso, tutti ispirati ai frutti enogastronomici del territorio ferrarese: dal pane ferrarese al riso del Delta ai frutti), un ringraziamento particolare è stato dato alla squadra del Valli e Nebbie, un team che ogni anno sotto la guida del Presidente Riccardo Zavatti riesce a curare ogni più piccolo particolare perché tutto riesca alla perfezione. Il numero di assistenti e di aiutanti presenti ad ogni bivio, ad ogni riallineamento delle vetture, ad ogni prova cronometrata è qui sempre superiore a quello che normalmente si può vedere ad ogni altro evento.
Fra i premiati, il vincitore del Trofeo Promotor (sponsor della manifestazione) a Roncolato/Roncolato che è risultato il più bravo al cronometro nelle prime due prove d’apertura della gara. A seguire la consegna dei trofei ai primi tre per categoria, premiati con le originali creazioni di Roberto Alberghini. Un po’ di commozione ha suscitato la consegna del Trofeo Rita Colombari a Sargiani/Paltrinieri Colli, premiati per il loro bel modo d’intendere l’automobilismo storico. Un premio che sintetizza tutta la filosofia di questo Valli e Nebbie, quella di una gara che si ispira ai valori di amicizia e di rispetto, di amore per la cultura e le tradizioni piuttosto che per la ricerca di un risultato agonistico. Tutto questo nel solco della tradizione dell’ASI, Associazione del motorismo storico, come ha ricordato l’addetto stampa ASI Nanni Cifarelli, intervenuto per portare i saluti del presidente dell’ASI Roberto Loi.
Ed infine il particolare trofeo creato dalla scultrice Giovanna Argento, consegnato ai primi assoluti Trombetta/Beatrice su Porsche 912 che hanno preceduto sul podio Roncolato/Roncolato su Lancia Fulvia Sport Zagato e Piccolo/Pianigiani sulla loro coraggiosa FIAT 1500 6C.

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