mercoledì 27 settembre 2017

DOLOMITI IRA CLASSIC 2017, IN 40 DA ITALIA, AUSTRIA E GERMANIA PER LE STRADE DELLA VAL GARDENA


Strade stupende fra prati curati, mandrie al pascolo e le vette innevate delle Dolomiti a fare da cornice. Ha regalato uno scenario di montagna idilliaco questo 17° Dolomiti IRA Classic del 21-22 settembre, realizzato dal Veteran Car Team di Bolzano diretto magistralmente da Davide Bracalion. Angoli deserti dell’Alto Adige hanno ospitato una quarantina di equipaggi con le loro auto storiche per un fine settimana che, fra le molte cose eccezionali, aveva anche il prezzo: 150 euro a vettura tutto compreso: pranzo, cena, pernottamento e organizzazione della gara, offrendo in più il relax e il piacere della guida ed il divertimento di 50 prove a cronometro fra le più belle di quelle disputate su strade chiuse.
Non a caso i partecipanti erano così numerosi e, cosa che fa bene alla passione per le veterane, c’erano anche tante famiglie con i piccoli seduti estasiati sul sedile posteriore delle auto d’un tempo. Tantissimi anche i giovani, perché questa gara lascia spazio soprattutto a loro: grazie alla collaborazione stretta da anni con l’Istituto Tecnico Industriale G.Galilei di Bolzano, sono infatti proprio i giovani della scuola, istruiti a dovere dal prof. Angelo Monachella, grande appassionato e grande campione di regolarità, ad aver realizzato il radar della gara, ed a partecipare come navigatori (e i patentati anche come piloti!) alla stessa.
Ben venga dunque questa e altre Dolomiti IRA Classic, manifestazione che fa onore all’ASI, ma aperta, con classifica a parte, anche alle auto non ASI. Tantissimi anche gli equipaggi stranieri, attratti dalla vicina Austria e Germania, e persino un equipaggio inglese, venuto sulle strade dell’Alto Adige. Questo stesso equipaggio che nel 2019 percorrerà il medesimo percorso di questa gara con un raid, grazie ad una manifestazione per celebrare i 50 anni di un’auto molto particolare, la Frazer Nash cingolata, vettura di cui, come club, sono rappresentanti. E sarà proprio il Veteran di Bolzano ad organizzargli, in quella occasione, l’evento, per il quale si prevedono moltissimi iscritti.
La novità di quest’anno era lo svolgimento dell’Ira Classic in due giornate. Sabato mattina 22 settembre la partenza da Bolzano, in Piazza Walther, oramai centro di attrazione per le molte manifestazioni dei motori, animata dai turisti e dai curiosi venuti ad ammirare, fra le splendide vetture classiche, alcuni esemplari da non dimenticare: Appia, Chevrolet Corvette, Porsche 356 e 911, Triumph, Lancia Fulvia ed Alfa Romeo Duetto.
Solo il silenzio della montagna interrotta dal rombo dei motori ha accompagnato tutto il percorso, dopo le prime dieci prove a Terlano, piccolo borgo situato lungo la via che sin dai tempi dei romani porta verso i valichi alpini. Una serie stupenda di strade deserte come percorso della prima tappa di gara, attraverso i piccoli borghi di Frassineto, Meltina, San Genesio, fra castelli antichi e boschi abbelliti dai primi colori dell’autunno. E da subito tutti hanno apprezzato lo sforzo della squadra diretta da Davide Brancalion che ha inventato questo percorso, e di Angelo Monachella, che ha creato le prove speciali, di tutti i tipi: una prima e seconda serie in un piazzale, con percorso tortuoso ma lento, una seconda e terza serie su una strada stretta ma pianeggiante, ben asfaltata (come tutte le strade percorse in questa due giorni di gara), ed a chiusura della prima giornata, una quinta serie all’arena di Collalbo, sull’anello di cemento utilizzato per le prove di atletica.
Per chi non era troppo attratto dai giochi sui tubi c’era ampio spazio anche per il riposo o per le soste culturali, con i controlli orari sempre in angoli particolari: il primo a Terlano e poi a Sarentino (Sarnthein), piccolo paese alpino su cui si staglia un antico castello.
A chiusura del primo giorno una bellissima tappa finale per arrivare in Val Gardena attraverso vie poco conosciute: da Ponticino si scavalca un torrente e la strada corre prima fra due pareti di roccia, poi si apre sulla valle ed in mezz’ora di curve e controcurve si arriva a Ortisei e poi a Santa Cristina per la cena e la meritata sosta.
Domenica si alzano le nebbie e sul Monte Pana si svolgono le seconde serie di prove su strada chiusa la traffico, impegnative nella parte in salita, ma ancor di più in discesa. Alla fine tutti di ritorno a Santa Cristina in Val Gardena per la conclusione, dove Davide Bracalion ha salutato i concorrenti con un entusiastico “I più grandi vincitori siete voi!” ed ha ringraziato tutti coloro che hanno fatto sì che le cose riuscissero senza intoppi e nel migliore dei modi. E come ha ricordato il delegato ASI Enzo Mainenti, questa Dolomiti IRA Classic è stata una manifestazione conclusasi con tanta amicizia e tanta allegria, uno spirito sportivo e giocoso senza stress da prestazione, come è nella grande tradizione delle manifestazioni ASI.

Tanti anche i premi e gli omaggi per tutti, grazie all’aiuto particolare da parte di Silvio Sorato di Pasta Zara: merito suo anche il “pasta party” in chiusura dell’evento.
Fra i premiati, per lo speciale Trofeo Galilei (tre prove cronometrate svoltesi sull’Arena di Collalbo) primo è risultato Angelo Monachella su Mistubishi Colt, seguito da Christian Roncolato su Austin Healey Frogeye e da Dario Converso su Lancia Fulvia Montecarlo. I tre si sono anche aggiudicati i primi tre posti in classifica generale, con questa volta però al secondo posto Converso davanti a Roncolato, attardato da un errore su una prova, mentre imprendibile come sempre è risultato Monachella con sole 225 penalità, ed una media di 4 centesimi a prova..
Da ricordare anche di tutto rispetto le posizioni in classifica di alcuni esordienti, come Giorgio Adami su lancia Appia, giunto ottavo e, fra le vetture non ASI, Walter Pagnotta su Y10 del 1981 giunto terzo. Secondo fra le non ASI Helmut Brummer su Alfa Romeo GT 1600 Junior e primo Wolfart Volker su Porsche 911.

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